Il caso dei “Cecchini del weekend” a Sarajevo e la violenza come pratica di consumo

Una riflessione sulla mercificazione della violenza partendo dal caso dei “cecchini del weekend”.

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Ora lo sappiamo, non c’è stato alcun aumento di "baby-killer". Per una discussione pubblica dei dati come buona pratica di democrazia

Per mesi si é parlato di un aumento allarmante di baby-killer, addirittura di una loro triplicazione in un anno. Ora, dati alla mano, sappiamo che non é così. Una vicenda che lascia molti dubbi e alcune questioni aperte relative alla trasparenza dei dati e alla loro accessibilità

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Separazione delle carriere dei magistrati e crisi del controllo democratico

La legge sulla separazione delle carriere dei magistrati può essere letta come sintomo di una più ampia crisi del controllo democratico e dell’equilibrio tra i poteri. Tale riforma viene presentata dal Governo come intervento tecnico di adeguamento ai principi del processo penale, ma è lo stesso Ministro della Giustizia Carlo Nordio a esplicitarne l’intento politico di fondo: proteggere il potere politico da indagini giudiziarie.

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Violenza e sicurezza nelle favelas di Rio de Janeiro: tra politiche fallimentari e “nuda vita”

A Rio de Janeiro, è necessaria una riforma profonda della sicurezza pubblica e delle forze dell’ordine, che consenta loro di operare senza ricorrere a logiche belliche, le quali, come dimostrato nel corso degli anni, si sono rivelate fallimentari, sia per l’incolumità degli agenti, sia per la popolazione civile delle favelas. Partendo dall’analisi della maxi-operazione di polizia realizzata il 28 ottobre 2025 nella metropoli latinoamericana, il contributo si propone di elaborare una riflessione critica sulle strategie di intervento nelle aree controllate da gruppi armati, evidenziando limiti, impatti sociali e sottolineando la necessità di riforme strutturali.

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Misure di prevenzione: uno (pseudo)efficientismo a caro prezzo

Negli ultimi anni la Procura della Repubblica di Milano ha utilizzato in modo crescente la misura di prevenzione patrimoniale dell’amministrazione giudiziaria (art. 34 cod. antimafia) per contrastare il fenomeno dello sfruttamento della manodopera nel complesso quadro delle catene di fornitura cui solitamente ricorrono le grandi realtà imprenditoriali. Questa tendenza solleva interrogativi sulla tenuta delle garanzie penali e sul rapporto tra sistema punitivo e misure di prevenzione.

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Venticinque anni dopo: la Società Europea di Criminologia al bivio tra passato e futuro

Dal 3 al 6 settembre 2023 si è svolta ad Atene la 25ª conferenza della European Society of Criminology, con oltre 2.300 partecipanti. Attesa come celebrazione dei venticinque anni della società, è stata invece segnata da insoddisfazione e tensioni, che hanno sollevato interrogativi profondi sulla rappresentatività dell’associazione, sul suo standard democratico e sulla capacità di rinnovarsi, dando voce alle nuove generazioni di criminologhe e criminologi.

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La prevenzione della violenza sulle donne tra accertamenti sanitari obbligatori e pubblica gogna

Unendo i due principali fronti di azione del Disegno di Legge 1517, non può che emergere il grande spaesamento condiviso di fronte alla violenza maschile sulle donne, a cui si tenta di rispondere in maniera espressiva con una prova muscolare che oscilla tra la punizione sanitaria preventiva e la pubblica gogna, lasciando poco spazio alla stratificazione e alla complessità richiesta da questo delicatissimo campo di intervento.

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L’economia del genocidio e la responsabilità degli attori economici: il nuovo rapporto Onu sui Territori palestinesi occupati

Lo scorso 30 giugno la Relatrice speciale Onu per i territori palestinesi occupati dal 1967, Francesca Albanese, ha reso pubblico il suo ultimo rapporto intitolato "Dall’economia dell’occupazione all’economia del genocidio". Il rapporto sollecita una riflessione sul dovere di prevenzione e disincentivazione di condotte aziendali che contribuiscono, direttamente o indirettamente, alla commissione di atti contrari al diritto internazionale.

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Il lato invisibile della violenza: le sfide delle investigazioni internazionali nell’era digitale

L’aggiornamento presentato il 17 giugno 2025 dall’Independent International Fact-Finding Mission sul Sudan evidenzia l’uso crescente delle tecnologie digitali nell’investigazione delle atrocità di massa. Tuttavia, la complessità dei contesti di conflitto, la disinformazione e l’inaccessibilità di alcuni territori sollevano interrogativi sul “numero oscuro” delle violazioni che sfuggono alla documentazione.

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I social media come spazio di (de)umanizzazione della popolazione palestinese

In riferimento al genocidio in corso a Gaza, si propone una riflessione sul ruolo dei social media come spazi di resistenza discorsiva, evidenziando la loro funzione nel contrastare le retoriche disumanizzanti dominanti e nel restituire visibilità, voce e dignità a soggetti sistematicamente marginalizzati dalle rappresentazioni istituzionali del conflitto.

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